Che cos'è l'Ayurveda?

Differentemente dal pensiero più comune, Ayurveda non è una tecnica di massaggio rilassante con olio caldo; Ayurveda è l'antica medicina tradizionale indiana che ci insegna "l'arte della vita". Questa millenaria scienza può essere definita il sistema di cura più antico al mondo e ha lo scopo di prevenire le malattie, conservare la salute, equilibrare lo spirito favorendo la longevità. 

 "Si definisce Ayurveda la scienza che descrive gli stati
della vita vantaggiosi e quelli sfavorevoli, insieme a ciò che è buono e ciò che è nocivo per la vita, che tratta della lunghezza della vita e della vita stessa".

CHARAKA SAMHITA
La parola Ayurveda deriva dal sanscrito e più precisamente dall'unione di due termini: AYUS, che significa vita, e VEDA che significa scienza o conoscenza; il termine Ayurveda può essere quindi inteso come la scienza della “conoscenza della vita”.
L'Ayurveda, attraverso alimentazione, pratiche e stile di vita corretto, rimedi erbali, trattamenti di massaggio ha lo scopo di mantenere l'individuo in buona salute correggendo lo stato di squilibrio.

 

L'Ayurveda si occupa di tutti gli aspetti del benessere, quello fisico, quello psichico e quello spirituale; secondo Ayurveda la salute non è solo assenza di malattia ma è uno stato di continuo appagamento e di benessere, uno stato di felicità fisica, mentale e spirituale con noi stessi e con l'ambiente che ci circonda.

"L'individuo sano è colui che ha umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ognuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti".

L'Ayurveda, attraverso la profonda conoscenza dell'individuo, si prefigge quattro scopi fondamentali:

  • prevenire le malattie

  • prendersi cura della salute

  • mantenere la salute

  • promuovere la longevità

L’Ayurveda basa le sue fondamenta sui Panchmahabhuta, i cinque elementi (spazio aria, fuoco, acqua e terra) che esistono in tutta la materia, sia organica che inorganica. Poichè l'uomo è un microcosmo della natura, i cinque elementi esistono all'interno di ogni individuo.

Le nostre tendenze psicologiche, i vari aspetti del funzionamento del nostro corpo, cos' come i nostri 5 sensi, sonotutti collegati direttamenti ai Panchmahabhuta.

 

Lo spazio vuoto, statico senza limiti; esse rappresenta il potenziale di tutto. E' un elemento onnipresente che tutto pervade. E’ il primo a manifestarsi, la parte più sottile della materia. E’ lo spazio vuoto necessario per contenere la manifestazione di tutti gli altri elementi.

Le sue qualità sono Morbido (Mridu), Leggero (Laghu), Sottile (Sukshma), Liscio (Slakshna), Untuoso (Snigdha), Chiaro (Vishada).

Nell'organismo Akasha è tra le cellule, i tessuti, gli organi e i sistemi ed è importante per mantenere le forme (spazio tra le cellule, spazio interstiziale...); è presente in tutte le cavità vuote, gli organi cavi e i canali corporei, da quelli grandi come il tratto alimentare a quelli minuti come bocca, narici e canali cellulari.

E' associato al senso dell'UDITO e alle orecchie.


Il principio del movimento è ciò che caratterizza questo elemento e lo distingue dall'etere in quanto, proprio grazie al movimento è in grado di essere percepita dai nostri sensi. L'aria si muove nell'etere con leggerezza, ma in modo caotico e senza senso. L'aria si muove perchè ha scoperto di poterlo fare, ma da sola non ha uno scopo.

Il suo principio di movimento conferisce all'aria un'altra caratteristica: quella di asciugare e di seccare tendendo a rendere ruvide le superfici o, all'interno del nostro organismo, i tessuti.

Le sue qualità sono Leggero (Laghu), Freddo (Sita), Secco (Ruksha), Ruvido (Khara), Chiaro (Vishada), Sottile (Sukshma), Mobile (Sara).

Nell'organismo l'aria controlla la forza del movimento (circolazione, respirazione, movimenti peristaltici, trasmissione degli impulsi nervosi, flusso dei pensieri).

E' associato al senso del TATTO e alla pelle.


Rappresenta la forma radiante della materia. Dal movimento dell’aria si genera il calore che accende il fuoco ben percepibile dai sensi e con proprietà definite. Si manifesta come luce, calore e colore.

Le sue qualità sono: Caldo (Ushna), Penetrante (Tikshna), Sottile (Sukshma), Leggero (Laghu), Secco (Ruksha), Chiaro e Fluido (Vishada).

Nell'organismo è la forza di trasformazione, è presente in tutti i processi metabolici, governa i processi di digestione e termoregolazione; laddove una funzionalità fisica viene portata avanti in modo funzionale e corretto si dice che il fuoco sta “bruciando” -lavorando- bene. Influenza l’intelligenza, le emozioni “calde”, il colore e l’aspetto della pelle. Il suo compito consiste nella trasformazione delle sostanze sia grossolane che sottili; il fuoco dona luce e chiarezza.

E' associato al senso della VISTA e agli occhi.


Rappresenta lo stato liquido della materia; in natura è un elemento piuttosto denso che adatta la sua forma alle condizioni più diverse, ha origine dalla dispersione nell’aria delle molecole del fuoco.

E' rappresentata dalle qualità Liquido (Drava), Freddo (Sita), Pesante (Guru), Untuoso (Snigdha), Inerte (Manda), Morbido (Mridu), Liscio (Shlakshna), Opaco e viscoso (Picchila), Denso (Sandra).

Nell'organismo l'acqua mantiene la lubrificazione ed è responsabile di tutti i fluidi metabolici; costituisce il 70-80% del corpo, è presente soprattutto nel sangue, grasso, linfa, muco, urine, fluidi infra ed extra cellulari, secrezioni, escreti.

Senza le qualità umide, fresche e fluide non saremo in grado di muoverci in quanto questo elemento conferisce la lubrificazione e il nutrimento dei tessuti.

E' associata all'organo sensoriale del GUSTO e alla lingua.


Se il corpo si trovasse solo in una condizione fluida, scorrerebbe via in tutte le direzioni. Per questo ha bisogno anche di un confine solido: e questa qualità viene fornita dall'elemento terra. Rappresenta la stabilità della materia e promuove la crescita, il peso, la struttura, la compattezza, la stabilità, la forza, i movimenti verso il basso.

Le sue qualità sono: Pesante (Guru), Ruvido (Khara), Duro (Kathina), Inerte (Manda), Stabile (Sthira), Denso (Sandra), Grossolano (Sthula).

Nell'organismo rappresenta tutte le componenti e le strutture solide: dalla piccola cellula alla struttura del corpo intero (muscoli, cartilagini, tendini, ossa intese come scheletro che da struttura per la componente carnosa...

E' associata al senso dell'olfatto e al naso.

Secondo determinate circostanze, al momento del concepimento, gli elementi si aggregano tra loro formando tre forze dinamiche o principi fisiologici, che in Ayurveda vengono chiamate VATA, PITTA e KAPHA.

“Vata, Pitta e Kapha si spostano in tutto il corpo producendo effetti benefici o dannosi sull'intero sistema, secondo il loro stato normale o aggravato. Il loro stato normale è l'equilibrio e il loro stato aggravato è la malattia”.

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VATA "ciò che muove le cose"

Dall’unione di ETERE ed ARIA si genera il dosha VATA che presiede tutti i movimenti fisici, biologici e mentali, governa la circolazione e il sistema nervoso. Vata è infatti tutto ciò che muove e porta in se tutte le caratteristiche degli elementi che lo compongono; è quindi secco, asciutto, freddo, veloce, mobile e irregolare.
In natura il suo corrispettivo è il Vento; è infatti l'Aria l'elemento più caratterizzante di questa costituzione.

Le persone con predominanza del principio Vata sono generalmente esili, longilinee e contratte. La pelle è spesso secca con estremità fredde. Sono persone attive, dinamiche, creative, entusiaste, sempre in movimento ma con scarsa resistenza.
I sensi connessi con il Vata sono il tatto e l'udito.

Le possibili manifestazioni di uno squilibrio VATA sono:

Dolori in qualsiasi parte del corpo, disturbi del sistema nervoso, intolleranza al freddo, magrezza eccessiva, disturbi legati alla digestione e all'eliminazione, irregolarità del sonno, ciclo mestruale, alimentazione, sensazione di agitazione, paura e ansia, debolezza, affaticamento e stanchezza causati da una veloce dispersione di energie, poca concentrazione.

PITTA "ciò che produce calore"

Dall’unione di FUOCO e ACQUA si genera il dosha PITTA che è calore e capacità di trasformazione delle sostanze nell’organismo agendo come fuoco corporeo. E’ la forza che digerisce, metabolizza e trasforma il nutrimento e i pensieri. E’ inoltre responsabile della temperatura corporea, della pigmentazione della pelle e delle vista. Le sue qualità principali sono il calore, la leggerezza, la penetrazione e l’acidità.
Il Fuoco e l'elemento maggiormente caratterizzante in questa costituzione.

Le persone con predominanza del principio Pitta hanno una corporatura media, una buona muscolatura, pelle morbida e delicata con colorito roseo e può essere caratterizzata dalla presenza di nei e lentiggini.
La temperatura cutanea è alta e la digestione e l'appetito funzionano in maniera ottimale.
Gli individui Pitta hanno buone doti di leadership e sono acuti ed intelligenti.
Il senso connesso con il Pitta è la vista.

Le possibili manifestazioni di uno squilibrio PITTA sono:

Tutto ciò che riguarda l'infiammazione: gastrite, colite, ulcera gastrica, emorroidi, congiuntivite, infiammazione della pelle, epatopatie, cattiva digestione, eccesso di calore, eccesso di collera, rabbia, impulsività, gelosia.

KAPHA "ciò che unisce le cose"

Dall’unione di ACQUA e TERRA si genera il dosha KAPHA che è solidità, stabilità e coesione, viene infatti definito come la forza che costruisce e tiene insieme le cose. Si occupa del buon funzionamento del nostro sistema immunitario, conferisce forma alla nostra struttura e, attraverso le secrezioni e i liquidi, mantiene la corretta lubrificazione. Le sue qualità sono la pesantezza, la lentezza, l’immobilità, la stabilità, la solidità, l’untuosità e la morbidezza.
L'acqua è l'elemento che caratterizza maggiormente questa costituzione.

Le persone con predominanza del principio Kapha hanno la pelle morbida, untuosa e il colorito è chiaro. La digestione è lenta con tendenza all'accumulo e al sovrappeso. Il sonno è lungo e profondo. Tendenzialmente sono individui pigri e sedentari con buona resistenza allo sforzo fisico. Hanno un carattere stabile, amorevole e compassionevole; si alterano difficilmente e perdonano con facilità.
I sensi connesso con il Kapha sono il gusto e l'olfatto.

Le possibili manifestazioni di uno squilibrio KAPHA sono:

Accumulo, sovrappeso, edemi e ritenzione di liquidi, cisti, eccesso di muco, sinusiti, stasi, sonnolenza, pigrizia, lentezza, depressione, attaccamento e senso di possesso.

STUDIO OLISTICO SHANTI PRIYA lab
Ayurveda e Aromaterapia

 

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